Le origini del male


Antonella Cuppari

Ciao a tutti, riflettevo...
Stamattina facevo colazione, la TV era accesa e il mio orecchio, sebbene non in modo consapevole, ascoltava. D'un tratto sento una notizia, che mi ha sconvolto tantissimo... perchè non ha sconvolto nessuno dei miei familiari.

Può sembrare un paradosso, ma è così: un padre, marito separato, ha soffocato il figlio con un cuscino perchè "non voleva farlo soffrire a causa della separazione dalla moglie". Ha tentato molte volte di togliersi la vita ma non ce l'ha fatta (??? o non ha voluto farcela?)

Sono sconvolta, sono sconvolta per il fatto che ormai diventa difficile sconvolgersi di fronte a questi fatti. Mia madre non ha detto una parola; forse ha pensato qualcosa fra sè, ma non ha detto nulla. Qualche giorno fa una madre ha infilato una bambina di 8 mesi in lavatrice. Se ne è parlato per qualche giorno, poi più nulla; è uno dei tanti casi di infanticidio degli ultimi mesi. Ma come? Questa donna non ha solo ucciso una bambina di 8 mesi, bensì l'ha infilata in una lavatrice. Il padre di cui parlavo prima, ha soffocato ucciso suo figlio con un cuscino per..."evitargli di soffrire".

Insomma, qui non ci sono solo i fatti, ci sono dei significati simbolici... queste persone hanno mandato un messaggio attraverso un linguaggio macabro e terribile.
Ormai non ci sorprendiamo più di tanto; siamo come le lumache che strisciano su di una lastra di vetro; se picchietti con un dito la superficie sopra di loro, si fermano e si chiudono nel loro guscio. Dopo un po' ripartono e, non appena tu ripeti di nuovo l'operazione, ancora si fermano, ma per un tempo minore. Andando avanti la lumachina, si sarà tanto abituata a quello "strano e sconosciuto evento" da andare avanti senza più fermarsi.

Forse esagero, ma questa cosa a me spaventa.
Stiamo parlando di un padre che ha soffocato suo figlio, non di un serial killer che ha ucciso il primo che passava per strada.
E qualche giorno fa, si parlava di una madre che ha ucciso sua figlia e non di un boss della mafia che ha eliminato un eterno rivale.

Infanticidi, matricidi, non capisco, e chiedo a voi: sono le conseguenze di un male oscuro che avvolge la società contemporanea, o sono da sempre esistiti solo che i mass-media ne parlano con tanta enfasi solo ora?
Noi parliamo spesso di delinquenti "comuni" (anche se di comune non c'è nessuno), ma qui ci troviamo di fronte a una famiglia che implode e uccide se stessa. La famiglia, il rifugio sicuro del figliol prodigo, il gregge a cui una pecorella nera può sempre tornare. La famiglia è per l'adolescente il "nemico" cosciente, ma il "rifugio" inconscio, la famiglia è per il bambino di 8 mesi, il rifugio dove "l'angoscia dell'estraneo" non arriva.

Ma ora? Cosa sta succedendo? Da dove origina tutto ciò? Certo anche negli animali, ci sono madri che uccidono i propri cuccioli, ci sono cuccioli che divorano le proprie madri, ci sono femmine che mangiano la testa ai propri compagni, subito dopo il concepimento. Ma qui il significato c'è, e forse il fine giustifica il mezzo: la sopravvivenza della specie.
Non si può parlare di male qui; ma allora il male è nato con l'uomo, con la ragione?

Scusate se mi allontano dal centro del discorso, ma l'obiettivo di cui parlava il prof. Aparo è scoprire le origini del male... Ma allora il male è qualcosa di inevitabile?

Forse sto dicendo solo delle assurdità, ma di fronte a fatti assurdi, le domande non possono che essere tali!!

Un'altra cosa, un'altra domanda, rivolta a tutti coloro che hanno una risposta, o un'altra domanda: Quando un assassino uccide una vittima che comunque gli è estranea, questa vittima forse ha avuto la sfortuna di simboleggiare per l'assassino un qualcosa che andava eliminato. Forse questa vittima era il padre del criminale, la madre, forse era una parte dello stesso assassino che questi non accettava. Ma dove sono i confini, tra il Sè e il non-Sè, tra l'Io e l'Altro, tra il dentro e il fuori, in una madre che uccide la propria bambina mettendola in lavatrice, in un padre che uccide il proprio figlio soffocandolo con un cuscino, in una figlia che uccide la madre e il fratello con decine di coltellate? Dove sono i confini? In che area ci troviamo?

Sono tante le mie domande, ma è difficile mettere ordine dove regna il caos. Grazie a chiunque voglia aiutarmi a chiarire le idee o voglia condividere con me tale confusione.


Antonella