L'Angelo

 

Ivano Longo

Si racconta che molti secoli fa un angelo volle imitare la grandezza del suo creatore.

Pensò: voglio essere come lui.
Perché solo lui deve essere perfetto?

Così lo osservò per parecchio tempo fino a quando decise che era venuto il momento di imitarlo, poi venne il tempo in cui l'angelo desiderò sempre di più, arrivando a sfidare colui che lo aveva creato.

Riuscì a convincere altri angeli del suo pensiero, e molti lo seguirono imitandolo a loro volta.
Dio alla fine decise; quell'angelo doveva essere punito e scacciato, e con lui anche tutti coloro che lo seguivano.
Era inammissibile che qualcuno volesse imitarlo ed essere come lui.

Penso che non ci sia nulla di male ad imitare una persona, un simbolo o qualcos'altro. Tutti abbiamo cercato, bene o male, di imitare qualcun altro, vuoi perché aveva qualcosa che noi non avevamo, o perché era qualcuno che a noi sarebbe piaciuto essere, lo abbiamo imitato ugualmente, anche sapendo che così facendo mettevamo da parte noi stessi.

Bene! Questo è lecito, penso che non sia lecito imitare qualcuno quando questi è l'esatto contrario di quello che vogliamo essere veramente.

Per esempio, molte volte ho imitato personaggi che ho incontrato nella mia vita, che avevano carisma o fascino, oppure perché erano riusciti ad ottenere qualcosa solo con il loro fare, qualcosa che desideravo, qualcosa che pensavo mi avrebbe fatto stare bene, mi avrebbe fatto accettare dagli amici, dalla donna, dal datore di lavoro ecc.

Tutto questo era causato dal desiderio di "essere" con il resto del mondo, per non sentirmi solo, diverso, per non sentirmi rifiutato per quello che ero.

La realtà che mi circonda mi ha aiutato un po'; basta vedere la pubblicità che afferma che se non possiedi quel determinato capo d'abbigliamento le donne non ti guardano, il tuo lavoro andrà sempre peggio, gli amici non ti telefoneranno neanche, ed altre fesserie del genere.
Però questo ci condiziona la vita, me la condizionava quando ero piccolo, e certe volte me la condiziona anche adesso quando desidero qualcosa che io non ho ma che gli altri hanno.

Certe volte mi fermo e inizio a pensare a che fine sto facendo, dov'è l'Ivano reale? L'Ivano che non ha bisogno di queste cose?, l'Ivano che è accettato anche solo per le cose che pensa o che dice?

Semplice, si trasferisce nel mondo degli altri; in un mondo che non è il suo. Vi assicuro che é difficile, oltre che inutile, mantenere il ritmo con un'immagine di se stessi che non é reale.

Ma io ho bisogno anche di queste cose, di illudermi ogni tanto che il mondo giri intorno a me, pensare d'essere importante per tutti, di credere che gli altri mi pensano dalla mattina alla sera...

Non credo sia un peccato voler imitare qualcuno per questi motivi, o per degli altri, l'importante, credo, è fare del male a nessuno con il mio comportamento, anche se però mi rendo conto che a volte faccio male a me stesso, ma concedetemi un po' di masochismo.
Chi non ha bisogno di punirsi ogni tanto?