Locandina Convegno

L'AUTORITA' DEL BAMBINO
complemento dell'autorità istituzionale
nell'evoluzione del cittadino e delle sue funzioni

Dopo l'incontro

 

 

 
 
Il ritorno del figliol prodigo, Rembrandt
 
Il ritorno del padre, A. Avanzini

Visto che nessuno ha ancora detto la sua riguardo a ieri, lo faccio io…

E' stato bello, completo! Ho visto piangere persone solitamente corazzate; io stesso mi sono commosso. L'intreccio di questioni ed emozioni l'ho visto diventare una fune solida, magari utile ad un'evasione dai propri tiranni…

E poi… non ero mai entrato in carcere sentendomi libero

Gabriele Rossi


 

Ringrazio con profonda gratitudine per l'opportunità che mi è stata offerta di conoscere una realta' fino a ieri a me sconosciuta. Grazie ancora alle detenute, ai detenuti e  a tutto il gruppo della Trasgressione.

Virginia Beretta


 

Ciò di cui parla Gabriele è la magia del gruppo  (magia perché siamo a Natale e a Natale ci sono i folletti aiutanti  di Babbo Natale, le renne parlanti e la neve!).
 
A volte comunicare con i propri genitori o con i propri figli  appare la cosa più difficile del mondo tanto che può succedere di  rinunciare a cercare un dialogo (e ne so qualcosa!); ieri genitori e  figli hanno parlato assieme come fosse la cosa più spontanea del  mondo!
 
In gruppo è più facile esporsi, parli rivolgendoti ad una platea,  le tue parole insieme a quelle di altri formano un discorso, ti senti  protetto, in cuor tuo però sai che ti stai rivolgendo a qualcuno in  particolare, i tuoi genitori o i tuoi figli, presenti o assenti non  conta.
 
Dell’incontro di ieri mi sono rimasti impressi i volti della  Sodano e della Cossia che non mancano mai un appuntamento del gruppo, i volti  dei musicisti della band con espressioni diverse perché diverse sono state le  musiche suonate, il sorriso della figlia di Giulio, felice di essere lì e  le lacrime di suo fratello nel sapere che il padre non sarà a casa per Natale,  la sala dell'incontro che sembrava un enorme salotto .. e altre immagini che fa  stare bene ricordare.
 
Sulla tela bianca io disegno un tappeto elastico, al centro, a  saltare, la fotografia della mia famiglia mentre insieme facciamo il gruppo  della trasgressione sul tavolo della nostra cucina: nonostante a volte ci  siano incomprensioni e difficoltà di comunicazione (il tappeto che si piega in  giù) è possibile arrivare a divertirsi facendo un lavoro assieme, parlando di  noi e dei nostri rapporti (il tappeto che risale verso l’alto e dà la spinta ad ognuno per diventare se stesso).
 
Per il futuro la speranza di saltare ancora più in  alto!
 
Ringrazio la mia famiglia che si lascia coinvolgere ed è presente, il signor Rembrandt e il prezioso Adriano che con i loro quadri  hanno consentito ad ognuno di confrontarsi con se stesso e con gli altri, il  prof che ha inventato questo fecondo campo da gioco, il gruppo, Trsg.band compresa,  con cui mi diverto e cresco, le Istituzioni che aprono gli spazi affinché  autorità, detenuti, studenti e cittadini si sentano parte attiva nella società e tutte le persone che hanno partecipato all’incontro.
 
Grazie e Buon Natale!

Livia Nascimben