La scuderia

Luigi Concu

03-10-2009

Oramai sono tanti gli anni passati nelle carceri italiane, sono entrato e uscito un po’ di volte, il che è servito a rovinare le due famiglie che mi ero creato.

A parte questo, durante le mie carcerazioni mi ero sempre riproposto che sarebbe stata l’ultima volta e così una volta fuori avrei realizzato un mio progetto che porto avanti [?] fin da quando ero ragazzo e che è la mia più grande passione: i cavalli.

Mi sono sempre riproposto, una volta finito, di costruire una grande scuderia per la riproduzione di svariate razze di cavalli, in particolare l’Anglo arabo sardo, il purosangue inglese, il bretone e l’andaluso per non sdegnare qualche Mustang e Cayuse. Ma non ci sono mai riuscito.

Solo nel 2006 quando uscii grazie all’indulto, dopo 8 anni di carcere, riuscii finalmente a realizzare il mio progetto grazie alla vendita di alcuni terreni lasciatimi in eredità da mia madre.

In 6 mesi riuscii a costruire una scuderia bellissima con 22 box e 4 piste pratate per l’addestramento, ognuna di 500 metri quadri e a fianco un bungalow che avevo adibito ad abitazione. Avevo già 16 cavalli di diverse razze e un purosangue inglese acquistato per la riproduzione.

Di punto in bianco, una domenica mattina di marzo 2007 ecco presentarsi l’Isp. Fadda con tutta la squadra anticrimine e la finanza appresso. Mi dissero solamente che dovevano sequestrare tutto e che avrei dovuto dimostrare come e dove avevo preso le sostanze per fare tutto questo.

Non servì a niente mostrare documenti di eredità dei miei che dimostravano addirittura la superiorità del valore del tutto. Quel giorno avrei voluto uccidere chi mi portava via tutto. Sacrifici, sudore, e fatica dei miei genitori. Sogni e passioni mie andate in fumo dopo tanto … in un attimo mi sono trovato senza niente e questo grazie alla Giustizia italiana.

Essendo un pregiudicato, non posso avere qualcosa di pulito? Perché devono perseguitarmi? A sto punto era logico che senza niente ho fatto la cosa più logica: visto che sono loro che non mi permettono di vivere una vita onesta, ho ricominciato peggio di prima a truffare e altro.

Ora è un anno che sono tornato in carcere con una condanna al 2017. Ma questo non toglie che io non voglia cambiare. Anzi, voglio dimostrare proprio a loro che io ci riuscirò a ricreare il mio sogno, il mio progetto, alla faccia loro riavrò la mia scuderia, la mia casa, senza danneggiare più alcuna persona o ente che sia, ma principalmente riuscire a riallacciare i rapporti con i miei 4 figli e per dare anche a loro ciò che per diritto di eredità gli spetta e dimostrargli che stavolta sono cambiato realmente. Solo che stavolta, sono ostinato e deciso a diventare realmente una persona onesta.

Costruirò il mio sogno, il mio progetto in Spagna o in Brasile perché pregiudicato qui in Italia non mi riconoscono il diritto a ricostruirmi una vita onesta, sono sicuro che ci riuscirò e non ci sarà nessuno con quel coso che il dott. Aparo chiama joystik che mi farà cambiare percorso. Io avrò la mia scuderia, i miei cavalli, i miei figli, la mia vita.