Collaborazione

Dott.ssa Grazia Gnocchi (SERT Bollate)

20-10-2009  

Buongiorno a tutto il gruppo del dott. Aparo

Mi permetto anch’io di scrivere qualche riflessione in merito al pomeriggio del 20/10/2009, perché avrei piacere che le emozioni, i pensieri, le idee che  sono riuscita ad afferrare restassero scritte su un foglio di carta.

La vita, ecco cosa siete stati capaci di ricordarmi!

La vita che ci accomuna tutti, che pulsa dentro tutti  noi, che batte dentro i nostri corpi, dentro le nostre anime intese, in senso laico, come appunto “soffi vitali”.

Mi avete ricordato che davvero basta poco per continuare a pensare alla vita come un continuo movimento e come la morte sia invece staticità.

La vita che è fatta di lavoro, quel lavoro che a sua volta produce, costruisce, quel lavoro che poi, fatto insieme, prende il nome di cum-laboro ossia collaborazione, che appunto mette insieme le energie di tanti. Quel lavoro che vive grazie alle idee, che non è solo finalizzato a guadagnare, ma anche a creare, ideare, divertirsi, pensare insieme, quello che serve anche a costruire qualcosa che non ha prezzo.

La vita, che muore dentro lo schermo di un video gioco, dentro  una realtà virtuale, dentro “un ferro”, ops scusa dott Aparo!, dentro una pistola; oppure che si mortifica, si atrofizza, si rimpicciolisce dentro una nicchia e non è più in grado di pulsare in modo primitivo, non riesce più a uscire dagli stereotipi e dagli schemi sociali e non è più in grado di sentire il profumo del caffè, del rosmarino, di tuo figlio che per chiamarti ti tira la manica della giacca e dell’amore che non sei capace di amare. 

Gioisco per voi nel pensarvi ogni martedì pomeriggio lì, al primo piano dell’area tratta mentale, col dott Aparo che vi accompagna in questo lavoro che è la vita.