La sfida fra illusione e realtà

 

Milano 10/12/01
 
Salvatore

 

Premessa

Cercando un'idea per il film sulla sfida, ho pensato di raccontare una storia che comprendesse tutti gli aspetti della sfida, o almeno buona parte di quelli trattati dal Gruppo della trasgressione.

Man mano che la storia si svilupperà verranno rappresentati: la necessità di forti emozioni, la ricerca di se stessi e dei propri limiti, la sfida alle e nelle regole, la sfiducia in sé e negli altri, il tentativo di conquistare uno spazio libero nel quale realizzare il mondo ideale.

Il protagonista, incontrerà molte difficoltà nel tentativo di superare gli ostacoli posti sul suo cammino, ma le profonde motivazioni della sfida con se stesso e con gli altri lo spingeranno a proseguire con decisione.

L'ambiente in cui si sviluppa la storia è il circo, che spero possa rendere il racconto divertente e dinamico.

 

Il soggetto

Ricerca di se stessi

Ernesto, detto "Ermete", per il suo rigido attaccamento alla tradizione e al rispetto delle regole, vorrebbe trasmettere al figlio i suoi valori con ogni mezzo, ma non riesce a vedere oltre lo spazio dei suoi ideali. Clown di nota fama e personaggio di spicco nel circo in cui lavora, Ermete ha come unico cruccio l'irriducibilità del figlio.

Suo figlio Alex, detto il "Sognatore", è un ragazzo intraprendente e desideroso di oltrepassare il recinto indicato dal padre. Gravato dalle pressioni paterne, è incapace di provare emozioni; vive costantemente con la fantasia di ritrovare la madre, che si era allontanata anni prima dalla famiglia, e che viene idealizzata come la meta che compendia e appaga tutte le sue aspirazioni (suo desiderio è il ricongiungimento dei genitori, dai quali possa attingere l'equilibrio affettivo necessario per sentirsi più forte e sicuro e per questo avanzare meglio nelle scelte della vita).

Il sognatore si ribella al padre e decide di scappare. Durante il viaggio-fuga, incontrerà l'ostilità e il rifiuto della gente ad accettare un soggetto ribelle e senza saldi riferimenti familiari.

 

Sfida alle regole

Gli ostacoli sul cammino lo indurranno ad attuare delle scelte azzardate che ne causeranno l'emarginazione e lo porteranno al reato; si troverà solo, senza lavoro né mestiere, senza casa né famiglia; tenterà di consolarsi con amici occasionali dediti all'uso di droga e alcol; si lascerà coinvolgere fino a commettere furti e rapine per andare avanti; verrà arrestato per lesioni aggravate ai danni di un omosessuale

Nel carcere sperimenterà sulla propria pelle la solitudine, l'abbandono, l'offesa alla dignità; ma in carcere comprenderà l'importanza della solidarietà ed essendo meno distratto dai sogni - momentaneamente rimandati -, tornerà ad avvicinarsi agli affetti.

La costrizione del carcere e l'impossibilità di ricorrere a soluzioni estemporanee lo obbligheranno a confrontarsi con se stesso; in carcere imparerà ad amministrare la sfida con se stesso e con le regole interne e saprà reagire al rischio di adeguarsi all'ambiente subendone passivamente gli equilibri.

 

Sfiducia in se e negli altri

Tornato libero, riaffiora la sensazione di sconfitta subita precedentemente; prova le delusioni già sperimentate prima e durante il suo disadattamento, impatta su ostacoli quali la burocrazia, la sfiducia, i pregiudizi, gli abusi; demoralizzato e col timore di poter tornare a sbagliare, decide di fare ritorno a casa.

Durante il tragitto torna a molti ricordi dell'infanzia, sviluppando un forte desiderio di riabbracciare il padre; ma pensa anche al futuro e matura la volontà di dimostrare a sé e agli altri la capacità di sapersi affermare nella vita seguendo le regole.

 

Sfida nelle regole e ricerca dei propri limiti

Ermete non lo riaccetterà, continuerà a ritenersi offeso dall'abbandono del figlio, avvenuto nonostante egli si fosse sempre prodigato, a suo modo, per insegnargli una buona educazione, un mestiere o garantirgli la possibilità di studiare.

Sarà invece la comunità circense ad accoglierlo. Alex si impegnerà con tutte le sue forze nell'arte del domatore, divenendo una grande star del circo, al punto che anche il padre riconoscerà la maestria raggiunta dal figlio - pur attribuendola ai propri insegnamenti - e, finalmente, romperà il vecchio rancore.

Nonostante il successo raggiunto, il sognatore riparte per cercare la madre, in questo secondo viaggio non incontra le ostilità e i pregiudizi della gente, ma ovunque trova disponibilità e ospitalità; il contesto sociale non lo vive più come una potenziale minaccia; la stessa gente che ieri gli aveva impedito l'accesso al mondo, gli offre oggi mezzi e strumenti per proseguire nella sua ricerca.

 

Ricerca di uno spazio libero

Alex prosegue la ricerca della madre solo le proprie forze, (rifiuta qualsiasi aiuto, un po' per orgoglio, per rivincita, un po' anche per umiliare chi era stato ostile).

Ritroverà mamma Rosa morente, avrà solo il tempo di affrontare l'ultimo e unico vero colloquio con la madre, che permetterà al sognatore, di capire che la sfida fin lì condotta lo ha aiutato a crescere, ma che la sfida per realizzare le sue aspirazioni deve ancora affrontarla con se stesso, assumendo un profondo senso di responsabilità verso gli altri e il mondo intero; capirà che deve imparare a credere in se stesso e nelle proprie capacità per riuscire a cogliere gioia dalle cose semplici.

Impara a dialogare col sole e ad apprezzarne la bellezza, (il sole diventa amico, maestro e rifugio; dal sole ottiene serenità ed energia per bruciare propositivamente tutte le sue negatività).

La morte della madre lo obbligherà a prendersi cura del fratellastro, il quale, fin dalle prime battute, gli esprime il desiderio di partire per andare a visitare le piramidi in Egitto, dove gli è stato raccontato che è possibile acquisire grande conoscenza della vita.

Alex decide di assumersi la responsabilità di fargli da padre.