Una truffa

per timore che non potesse arrivare Natale



Livia

Stavo mangiando e per poco non mi andava il boccone di traverso, sicuramente mi è passato l'appetito… C'era la televisione accesa, era l'ora del telegiornale, io guadavo e non guardavo, ascoltavo e non ascoltavo quando la parola "truffa" ha risvegliato la mia attenzione: "voleva truffare l'assicurazione, è stato truffato dalla morte."

Aiuto, chi? Un ragazzo di 23 anni, che per ricevere i soldi dell'invalidità permanete ha pensato di farsi segare una gamba dal cugino fingendo un'aggressione, è morto dissanguato. Incredibile! Mi sono sentita il cuore trafitto…e forse, prima di seguire il suo corso, mi sarei pure messa a ridere per l'assurdità dell'evento.

A 23 anni bisogna proprio detestare la vita se l'unica soluzione possibile che resta per andare avanti è quella di pensare di uscire "salvi" da un progetto così distruttivo.

29/11/01 - Repubblica

Merano, si fa
tagliare la gamba
per truffare l'assicurazione

Si erano messi d'accordo per una folle truffa ai danni delle assicurazioni, per ottenere un miliardo di lire: due cugini volevano quei soldi al punto che uno ha tagliato la gamba dell'altro con una motosega. Ma la vittima volontaria è morta dissanguata troppo presto, prima che arrivassero i soccorsi.

Bisogna proprio sentirsi soffocati, sentire di non avere più spazio per muoversi e costruire se pensi che te la caverai facendoti tagliare una gamba e poi portando avanti una messa in scena così complessa…perché se anche il piano avesse funzionato, il pegno da pagare sarebbe stato sentire un dolore atroce mentre la motosega, che ti sei andato a comprare, ti taglia via tutto, pelle muscoli, tendini, ossa; il dolore delle cure, il dolore della riabilitazione, la fatica di dover tenere in piedi senza commettere errori un copione così disumano, una quantità impensabile di energie spese perché tutto "funzioni"…e tutto perché non hai sentito lo spazio per chiedere?

E' terribile! Non senti di avere più futuro quando pensi che sia meglio quel dolore, quelle fatiche, quella sofferenza, piuttosto di una vita "normale", una vita che forse non hai mai potuto o saputo vivere e che non riesci più a sopportare…come si può vivere con dentro un dolore così grande che ti consuma? Qualcosa DEVI fare, non può vincere il dolore, devi raccontarti e far credere agli altri che lo fai per avere un miliardo… ormai non hai altra scelta.

Ma andare a comprare la motosega sapendo che con quella ti… Le giuro, questa cosa mi sconvolge.
E certo, anche a suo cugino, che ha pensato come lui, che gli ha segato una gamba e se ne è andato via, come prevedeva la loro scena, lasciando un uomo solo a morire dissanguato, la vita non deve avergli donato molto.

Pensavo a quali commenti e quali sentimenti chi, come me, stava ascoltando quella storia, potesse fare o sentire.. Mi chiedevo in quanti si fossero fermati un attimo a pensare che l'obiettivo e i retroscena di quel piano non potessero essere unicamente di fregare l'assicurazione.

Immagino che i conoscenti, come spesso accade in questi casi, diranno che era un bravo ragazzo, forse un po' silenzioso e un po' strano, ma niente di più o niente di meno di tanti altri…sì, così appariva…ma agli occhi degli altri che forse fino a quel momento non si erano nemmeno accorti che esistevi.

Cos'altro dire? Questa è la vita, mio caro professore. Un gran bel casino!

Fortuna che a volte trovi un appiglio e ti metti in salvo in tempo. Qualcuno, fortunato, incontra sul suo cammino delle persone che si accorgono dei suoi bisogni e della sua difficoltà a chiedere, altri giungono a farsi segare una gamba fingendo un'aggressione per ottenere i soldi per l'invalidità permanente.