La mia sfida: comincio a capire

 

22-05-2002

Francesco Paolo Pace

La mia Sfida è questa mia carcerazione perché il carcere, secondo il mio punto di vista, è una lotta per la sopravvivenza, ma devi convincerti che è solo una via, un passaggio per non farti sotterrare l'anima da ciò che ti circonda.

Quando finirà ricomincerò tutto da capo, come se nulla fosse accaduto, per non far rimanere una brutta piaga nel mio cuore, e correggere gli errori fatti in passato.

Cercherò di non ricommettere gli stessi errori, e di essere immune dalle provocazioni di chi fa parte di questa mia carcerazione. Cercherò anche di migliorare il mio carattere e di controllarlo il più possibile, e ci penserò più di una volta, prima di fare qualsiasi cosa che possa nuocermi.

Ora sto incominciando a capire gli errori fatti per non aver pensato a ciò cui andavo incontro e per quello che ho combinato per arrivare a questo punto. Qui, in carcere.

Spero che mi diano una possibilità perché sono giovane e potrei avere la possibilità di ricominciare da capo, ricominciare dalla vita, ma non da quella che facevo prima, sempre non pensando al domani; perché io mi divertivo solo alla notte; il giorno non me lo ricordavo quasi più perchè dormivo sino al pomeriggio (che vita cretina facevo).

Ho capito solo adesso che quelli non erano i divertimenti giusti e che ci sono altre prospettive nella vita, oltre uscire alla notte "a fare il pirla…"

Solo ora capisco che quelle cose – i divertimenti giusti, capire le cose, godermi i piaceri innocenti della vita - erano le basi per farmi crescere senza sbagliare. Io le ho messe da parte senza neanche chiedermi a che cosa servivano.