Il filtro della maschera

Studente Carate 3°

Gennaio, 2004  

La maschera è un trucco usato dagli attori per rappresentare ciò che non sono.
Ma ognuno, nella vita di tutti i giorni, usa diverse “maschere”, a seconda della situazione in cui si trova. La maschera è quindi lo strumento che ogni persona ha a disposizione per rapportarsi con gli altri.

Indossare una maschera non significa che un individuo non debba mantenere, in ogni situazione, la propria personalità. La maschera infatti non ha la funzione di fingere di essere ciò che non si è, ma di mostrare la parte di se stessi più adatta alla situazione nella quale ci si trova. Questo può essere definito come “il paradosso della maschera”: si nasconde e si protegge una parte della propria personalità con una maschera, ma nello stesso tempo si espongono, mettendole in risalto, altre caratteristiche di se stessi. E’ come se un individuo fosse costituito da più persone, e mascherandosi ne mostrasse una nascondendo le altre (infatti “maschera” in latino significa “persona”).

Esistono maschere positive e negative. Infatti, la maschera può mostrare parte di personalità positiva, come quando si è educati e rispettosi verso gli altri, o negativa (ad esempio certi atteggiamenti assunti quando si è tra amici).
Il modo più negativo di usare una maschera è però quello di fingere di essere ciò che non si è; o perché non si ha il coraggio di essere se stessi o perché si è costretti dagli altri. Non bisogna limitarsi a essere ciò che gli altri vogliono o ciò che fa comodo.

Ogni persona deve indossare le maschere “giuste”, che la nascondano solo in parte e non completamente. Non sarebbe giusto, infatti, usare una maschera che presenti agli altri solo le apparenze e mai la realtà. Sopprimere completamente il proprio essere dietro la maschera porterebbe infelicità in chi la usa.