Irene


Sabato mattina, quando sono partita per questa esperienza, ero decisamente spaesata. Non sapevo come immaginarmelo il carcere. Provavo una strana sensazione di curiosità e paura. Paura di essere inadeguata.

Del carcere ho sempre sentito parlare molto, soprattutto in questo periodo. Tutti i giorni passo in bicicletta di fronte al carcere; spesso ci sono passata di fretta, come se passassi di fronte ad un edificio qualunque, altre volte invece ho provato ad immaginare cosa poteva voler dire viverci dentro.

Solo ieri ho avuto l'occasione di vivere più da vicino quello che potevo soltanto immaginare.
Quest'esperienza mi ha scosso molto, mi ha fatto riflettere molto e mi farà riflettere a lungo.

Avrei voluto poter comunicare con voi, fare domande e condividere meglio quelle quattro ore che sono volate in un istante.
Purtroppo non ci sono riuscita; sono rimasta solo ad ascoltare, ad osservare, e a cercare di capire, ma non sono riuscita a partecipare attivamente.

Spero perlomeno che questo poco tempo sia servito a voi tanto quanto a me. Sarebbe ora per me troppo lungo descrivere e riuscire a tirar fuori le emozioni che ho provato ieri, ma in ogni caso vi ringrazio.