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L'esperienza di un cittadino comune

Alessandro Biffi


Ciao a tutti,

ho pensato di scrivere anch'io qualcosa sul workshop di questo week-end.
L'aver partecipato a questo incontro mi è servito molto soprattutto per scoprire quanto siano state comuni le mie prime impressioni sul carcere rispetto a quelle di molta altra gente, e in questo caso di gran parte degli scouts.

Durante queste due giornate, nel parlare con loro ho potuto constatare che il senso iniziale di soffocamento e di inquietudine che il carcere mi aveva dato, con le porte sbarrate che si aprivano e chiudevano al mio passaggio, e la difficoltà a identificare immediatamente quali fossero i detenuti, fossero presenti anche in loro.

Durante il "momento dei gruppetti", ho sentito gli scouts porre le stesse domande che mi ponevo io dopo essere entrato in carcere la prima volta.
Ricordo in particolare la domanda di cosa avrebbero potuto fare loro per migliorare la comunicazione che è così limitata nel carcere…

Beh, a questa domanda io ho risposto che, secondo me, una delle cose che si può restituire al "mondo" dopo questa esperienza consiste nel rendere partecipi i propri clan, i propri familiari, i propri amici, di come sia in realtà il carcere e i detenuti che lì vi sono rinchiusi, soprattutto di come essi non siano così diversi da noi, mettendo quella "pulce nell'orecchio" ad altre persone che, come era per me, magari immaginano il carcere come un luogo in cui i detenuti stanno a guardarsi la televisione con il loro pasto caldo, spesati dallo Stato e che lì immaginano, come è comodo immaginarseli, cioè in una parola sola: "DIVERSI".

Ho dato questa risposta perché è proprio quella che mi sono dato quando ero io a cercarne una, e me la sono data perché è in essa che ho trovato la voglia e la forza di mettermi in gioco e di far crollare il primo muro che mi divideva da questa non più lontana realtà che è il carcere.

Per concludere, volevo inoltre dire che questo week-end mi ha permesso di superare un altro grande muro, e cioè quello di parlare in pubblico.
E' stata un'esperienza nuova, tanto brutta quanto eccezionalmente bella e ricca; brutta mentre parlavo, perché l'agitazione, la paura, l'insicurezza erano lì con me, ed invece tanto bella e ricca per tutta la soddisfazione che ha generato in me quando ho potuto constatare di esserci riuscito!!!

Grazie a tutti e ciao.