Luci e Ombre

Forum

 

15/04/2002

Erika Riva

BUONASERA PROFESSORE!

Come va? Inutile chiederglielo visto che si starà fregando le mani! Ha ragione ad essere soddisfatto, perché il convegno di sabato è stata davvero un'esperienza che ha lasciato il segno!
Indescrivibile l'emozione all'ingresso in carcere. Quell'ansia sottile che ti stringe lo stomaco al pensiero delle vite "anonime" che sono insediate lì da anni…
Mille domande si affollano alla mente: chissà quanti universi sconosciuti vivono dietro quelle porte grigie, chissà cosa ha portato ciascuno di loro a delinquere, chissà cosa provano la notte quando si coricano…

E poi ci si ritrova lì, gomito a gomito, noi studenti, i detenuti, le persone venute da fuori e, fatta eccezione per le guardie, strette in una divisa che sancisce il loro ruolo, potremmo essere tutti uguali, tutti "persone per bene". (Chi l'ha detto che il delinquente "ha una brutta faccia"?).

Vedere uno spaccato, uno squarcio, se pur piccolo, della vita carceraria è stato qualcosa di forte, emozionante e molto toccante davvero. Parlare tranquillamente con i detenuti seduti vicino a me dei problemi quotidiani a S. Vittore è stato un po' come essere accolta nel loro mondo e mi ha fatto molto piacere! Ero io a pendere dalle loro labbra, desiderosa di sapere, di conoscere qualcosa di più; perché il carcere è un po' un tabù, una fortezza inespugnabile, è un qualcosa di nebuloso per chi lo vive dal di fuori e fa congetture sul suo funzionamento (magari congetture frutto di anni di polizieschi americani…).
Ma se non sei dentro, condannato, non puoi cogliere appieno la svilente essenza di quelle interminabili giornate in attesa del nulla.
Però il convegno ha segnato un punto a favore del riavvicinamento società-detenuti: per qualche ora si è stati lì, tutti insieme, pronti a confrontarci nel rispetto reciproco (erano i nostri relatori quelli messi "sotto torchio"!), e questo è ai miei occhi molto importante!

Complimenti e grazie per averci introdotto in questo mondo.

Parlando un po' con le persone che avevo intorno ho trovato tutti concordi: l'esperienza è stata molto stimolante (sarà contento nel sapere che ha fatto sorgere 1001 domande, dubbi e discussioni)!
E sempre parlando con altri, ho maturato un' idea secondo me piuttosto valida: sarebbe bello se nei prossimi convegni (ci saranno vero!!!!) anche i detenuti potessero prendere la parola e fare da relatori, qualcuno con i propri scritti o raccontando esperienze personali su cui varrebbe la pena riflettere, qualcosa inerente i temi toccati dal corso, come nei lavori che abbiamo letto per l'esame.

In effetti, come mi ha detto un carcerato, quello che facciamo noi " E' molto bello, ci fa riflettere, ma a volte è come se noi e voi viaggiassimo su livelli diversi:voi ci raccontate delle relazioni con la madre e noi vorremmo avere uno sgabello in più!".
Ora, sono consapevole che non tocca a noi risolvere certi problemi pratici, ma era tanto per dire che per un arricchimento reciproco ulteriore sarebbe bello avere avere una situazione speculare, dove anche i detenuti ci mettono del loro.
Non so se questo sia fattibile, è solo un'idea. Resta il fatto che il convegno è stato davvero interessante e mi ha fatto molto piacere vedere come i detenuti siano stati contenti!

Spero proprio che questo convegno sia stato solo il primo di una serie, e se è sempre valida l'offerta, ora che so com'è, accetterei pure di fare da relatore!


-ERIKA-