Pizza con germogli

Dino Duchini

24-04-2002

Carissimi amici,

ciao a tutti, sono Dino ci siamo conosciuti al convegno ed innanzi tutto voglio ringraziarvi per le intense emozioni provate, quindi scusarmi per il ritardo, ma vi assicuro che per quanto mi riguarda non vi sarà più nessuna perdita di tempo.
Sono le 23.00, il mio compagno di cella si è già addormentato, la Tv è accesa anche se nessuno la guarda …..dopo essermi girato e rigirato sotto le lenzuola pensando a ciò che avevo letto sulle vostre lettere, mi sono alzato a fumare l'ennesima sigaretta, ma a nulla è servita!
Il mio cervello sta girando a mille all'ora, cercando di dare un ordine comprensibile a quanto sta accadendo …dopo 13 anni di carcere mi sento coinvolto in un progetto che mai avrei creduto possibile. Complimenti al dott. Aparo e a tutti voi, cittadini comuni e Istituzioni comprese!!!
Avevo ormai quasi perso ogni speranza che il frutto di tanti sacrifici da parte di molti detenuti e operatori potesse vedere la luce …forse ho esagerato, in quanto ancora non di frutto si tratta, ma del suo primo timido germoglio.
Anche solo questo, però, è per me indice di felicità!!!

Credo che per voi sia abbastanza complicato capire il senso di questa mia felicità, non perché non abbiate la sensibilità necessaria, ma più semplicemente perché essa va al di là del piacere di vedere facce nuove interessate alle nostre problematiche, va al di là della novità che serve a riempire i terribili tempi morti del carcere, va aldilà della compassione con cui molti volontari, con sacrificio e in perfetta buona fede, vengono ad alleviare le sofferenze di molti di noi in maniera caritatevole!!!

Dico tutto questo perché mi è sembrato di capire dal convegno e dalle vostre lettere che voi tutti volete un confronto nel merito dei fatti e vi siete messi nella posizione di coloro i quali sono disposti ad ascoltare oltre che a parlare.
Credo che non potevamo chiedere niente di meglio nelle condizioni in cui siamo, come uomini e detenuti, non penso vi sia altra maniera per ricomporre quella immensa falla che si è prodotta tra la popolazione detenuta e la società civile. Quella falla è il motivo per cui ormai avevo quasi perso le mie speranze!!!

Naturalmente ognuno di noi ha le sue motivazioni che con il lavoro comune verranno fuori e potremo analizzare e forse comprendere. Penso di potervi assicurare da parte nostra la massima lealtà e volontà, indipendentemente da quelli che saranno i risultati concreti di questo germoglio, che d'ora in avanti definirò come una di voi ha scritto:"Movimento". Mi piace questa definizione, sarebbe complicato spiegarvene ora le motivazioni, ma non mancherà l'occasione.

Voglio spendere queste ultime righe per informarvi di quello che è stato il mio percorso sino ad oggi, così tanto per conoscerci più concretamente, ho quarantadue anni, sono in carcere sin dal 1991, ad eccezione fatta di un breve periodo durato solo undici mesi. Sono infatti uscito a metà dell'anno duemila per essere giunto alla fine della pena, ma purtroppo avevo altre situazioni processuali, riguardanti vecchi episodi, per cui ero in giudizio a piede libero, nel maggio del duemilauno quei processi sono andati definitivi e quindi sono stato riarrestato. Durante la mia carcerazione ho passato i primi cinque anni nell'ozio più completo, un po' per via di una situazione sanitaria complessa, un po' perché quella era allora secondo me la vita del carcerato.

Sono poi stato trasferito nel carcere di Parma, molto duro, e lì un po' per gioco un po' per convenienza mi sono iscritto a ragioneria ……è stata la mia fortuna, sempre tra virgolette si intende!!!
Ho avuto dei professori meravigliosi con cui ancora oggi sono in contatto, che sono riusciti a farmi innamorare della scuola …della cultura; mi sono diplomato nel millenovecentonovantanove con il nuovo esame di stato. E' stata una grande soddisfazione essere riuscito a passare gli esami ottimamente, lo sarebbe stata anche se li avessi passati sufficientemente, naturalmente l'amore per la scuola non mi è passato ed oggi sto pensando seriamente ad iscrivermi all'università …vedremo!!!

Da quando sono qui a S.Vittore ho fatto un corso di formazione alla Eco-pelletteria , proprio in questi giorni si stanno tenendo gli esami, il lavoro pratico è molto impegnativo, ma soddisfacente, se non altro rimane poco tempo per pensare, anche su queste realtà interne al carcere avremo molto di cui parlare.

Penso che per il momento possa bastare anche perché si è fatto molto tardi, sono già le due, se il mio compagno si sveglia avrebbe ragione di lamentarsi, qui in carcere il sonno è sacro …..tutto tempo rubato alla galera!!!

Voglio terminare dicendo un ultima cosa a proposito dell'argomento "Sfida", comincio a pensare che anche il nostro movimento sia una "SFIDA"…un enorme sfida.
Nobili cavalieri vi lascio ringraziandovi ulteriormente, mangiate una pizza anche per noi, un saluto particolare al dott. Aparo con l'augurio di non perdere mai il suo entusiasmo;
Ciao a tutti e scrivete che noi non vi faremo mancare le nostre risposte.

Con stima Dino