Un muro all'orizzonte

Salvatore Succurro

 

La prima cosa che mi viene in mente pensando ad un muro è un qualcosa che delimita qualcos'altro, qualunque essa sia, e che si pone come barriera che ci divide da quella che potrebbe essere una realtà diversa.
Nello stesso tempo, questo ci dà sicurezza poiché vivendo all'interno del perimetro delineato da esso ci sentiamo più sicuri, visto che ci muoviamo all'interno di confini che conosciamo bene.

In ognuno di noi c'é un muro che si pone come limite a qualsiasi cosa.
Solo quando ci sentiamo stretti ci poniamo il problema di superarlo e ampliare il nostro raggio d'azione.
Come quando, ad esempio, cambiamo appartamento perché sentiamo troppo piccolo quello in cui abitiamo, o come quando uno scienziato che cerca di andare avanti nelle ricerche cerca di abbattere il muro che lo divide da quello che potrebbe essere la sua nuova scoperta.

A mio avviso difficilmente riusciremo ad abbattere il muro, forse non facciamo altro che ampliare il nostro raggio d'azione perché per ogni muro che si abbatte c'è né sempre un altro all'orizzonte.