Dalla terra alla luna


Francesca Pavesi


Mamma, mamma ho fame! Subito amore mio… ecco il latte
Mamma mamma .. è caduto, prendilo! Subito, gioia mia
Voglio voglio voglio… Ecco, amore, tutto fatto


…(ma perché devo fare sempre tutto e subito? E lui, il papà, che non ha ancora capito cosa è successo nella nostra vita…, che gioca e che rigioca e io preparo, pulisco.., chi sono?)


Ora vengo amore, ecco sono qui, oh quanta caccona, subito amore sei bello pulito
….eh eh questa voce e questa immagine confusa, questo caldo, la pelle soffice,…è proprio quello che ci vuole, sono proprio bravo, dico io: chiedo e lei fa… caldo, latte, pulito, tutto e subito, .. così sì che va bene, anzi è ancora meglio di prima…nella pancia ero un po' più stretto, sempre bagnato e tanto rumore, un bel ritmo., mi manca, .. Ora devo fare più fatica, ma lei c'è…

Ma che strano, chiedo e non ottengo, allora….sta succedendo qualcosa…vediamo, piango più forte…niente…. Che sia la frustrazione? L'ho sentito dire, mi sembrava che lei quando ero nella pancia a volte si sentiva così, si stava trasformando in mamma, magari aveva paura o non era pronta…. Vuoi dire che tocca anche a me? Piango di nuovo, eccola… allora c'è…. bisogna solo aspettare…. Ma è tutto qui?

Ecco ci risiamo, non viene, anzi, mi sembra che sia al telefono a parlare con qualcuno e io che faccio, tiro questa cordicella lontano e provo a ritrarla: uh, guarda che succede… ritorna, la lancio, la riprendo, dai che mi diverto….
Che c'è mamma? non mi disturbare sto provando da solo, tutto ritorna vicino a me se lo voglio, non credere che sia sempre qui a dipendere dalle tue calde braccia, vedi mamma, guarda il rocchetto, ritorna se io tiro il braccio indietro, che bello, posso farcela da solo.
Però se divento troppo bravo lei mi lascia solo e io devo ancora imparare tante cose…. Come faccio: mamma ho freddo e sono pieno di cacca… prendimi con te. Ecco sono qui

E… ma non è più come prima, ci sono troppe braccia: sono 4, due mie e due tue,… non siamo più insieme, tutti uniti? No bambino, ci sono anche 4 gambe, devi imparare a muovere le tue due come io faccio con le mie due… dai un po' di esercizio

Uh che casino che c'è di là, discussione, bisticcio… è colpa mia, ecco adesso per fare la pace tutti quanti io non parlo più e mi mangio solo le parole cattive che sento di la … il papà e la mamma sono buoni, siamo stati uniti e ora la mamma piange, di sicuro è colpa mia, la mamma è tanto buona…, non può che essere colpa mia, guarda rompo anche il mio giochino… .

Che bello, cammino, vado in giro anche senza la mamma, ma se poi mi perdo… ecco la vedo là in fondo, mi fanno male le gambe e mi sento solo, non riesco a raggiungere quella cosa, piango…. Beh…anche se piango più piano la mamma arriva, la sua mano è meglio della sedia.. mi dà sicurezza al cuore e sento caldo alla pancia…
Ci sono in giro altri come me e altri come la mamma e il papà… alcuni mi fanno paura, la loro voce non è calda e, se guardo bene il loro viso, alcuni hanno la faccia un po' nera, piena di peli, alcuni mi dicono cose che non capisco, muovono la bocca ma le loro parole non vengono dal cuore ….. forse sono gli estranei… quelli che la mamma vuole tenere lontani …. Si ma forse devo aiutare la mamma a chiamare il papà e ad insegnarmi a difendermi dagli estranei.. Si, ci vuole il papà.. lui è forte, non piange ed è anche tanto alto, poi va a lavorare e quelli che lavorano sono importanti, dice la nonna,… non ci credo mica tanto ..ma la nonna mi dà sempre le caramelle di zucchero.. e se piango me ne da ancora di più… sì ma la nonna, che è una donna d'altri tempi, dice che la mamma deve curarmi e il papà lavorare …ma se la mamma cura solo me e se usa quella cosa che chiamano ferro da stiro,....finisce che fa solo quello, sta sempre a casa e come si fa? Come fa a scoprire le cose più belle e a insegnarmi ad essere felice, se lei non lo è? Bisogna che mi ricordi di dire alla nonna, quando sarò più grande, che è ora di smetterla con queste stupidaggini… tutti devono vedere il sole per prendere caldo….

Un mio amichetto, col pensiero, mi ha detto che la sua mamma è un po' monella e grida sempre con gli altri, si dispera come noi bambini quando volevamo il latte, e con lui invece piange, …piange una mamma?? Ma come?!! È il bimbo che deve piangere….!! Ma quella mamma lì sta anche zitta per tantissimo tempo e a volte si chiude nella stanza tutta ripiegata, come facevo io quando ero nella pancia della mia di mamma….. uh, ma allora è anche lei una bambina piccola…. Bisogna che racconti al mio amichetto quello che ho scoperto…. La colpa è sua, la sua mamma è troppo stanca è vero… però devo digli che anche lui ha 2 gambe e se le usa vede le cose belle e intanto la sua mamma guarisce. Ma se poi la sua mamma continua cosi? Beh, allora quella cosa là che si chiama frustrazione diviene troppo forte e quando il mio amico cresce magari crederà e chiederà che tutte le cose siano come la sua mamma, o come lui…brutte cattive… quella cosa che si chiama realtà allora gli fa paura e non basta più chiudere gli occhi.. e immaginare la pelle della mamma e il caldo abbraccio… invece che il sole, quello vero! Eh, no, uno si può spaventare ad inventarsi tante cose…magari si inventa anche una mamma con 100 braccia, per fare più caldo, ma se poi scopre che le braccia sono 2, cosa fa: le taglia via tutte? No, non posso pensarlo, è impossibile…

Ma tutte queste cose, le decide e le fa la mamma? È lei che decide, anche col papa, se io sarò felice?…. Solo lei? Dicono di si…. E un pochino è vero…però, porca miseria…. Io, io chi sono? ho anch'io le gambe e le braccia e sento un cuoricino che batte come quello della mia mamma, che faceva un gran rumore quando ero nella pancia….

E allora com'è questa storia, che ci faccio io qui nel mondo? Devo solo fidarmi dei grandi? Mi sa che per un po' mi conviene…ma allora quella faccenda dei fantasmi, delle cento braccia come la gestisco? E come hanno fatto tutti gli altri bambini? Prima di nascere, mi sembra, di aver visto tantissimi bambini, di tutti i colori, e tutti volevano andare nel mondo, come me, ma sarà andata bene a tutti? E se qualcuno non ha trovato una mamma con tanto latte?
Chissà che è successo, ma la gran voglia che avevamo di nascere, da dove veniva…? Ci deve essere una ragione.

Dicono che la matematica potrebbe spiegare tutto, ma ho anche sentito dire che c'è una cosa che si chiama destino che insieme alla mamma ci fa crescere e ci insegna a camminare.. e questo destino è il papa? Mi sa di no! Questo destino, mi sa che è una cosa personale, personale come le braccia e le gambe e voglio imparare a tirarlo avanti e indietro come facevo con il rocchetto, mi dava fiducia, mi sentivo protetto… e allora il destino chi lo ha deciso? La mia mamma? …. No, non può essere perché allora quel mio amico che ha la mamma che piange o quell'altro che la mamma non ce l'ha più non potrebbero diventare grandi….Ma poi questo destino si può trasformare come si trasformano le piante e i camaleonti? Sì, i camaleonti. Ho un libricino bello che parla di loro… cambiano sempre colore, chissa perché'?...ma lo fanno per divertimento o per necessità?

Mi sa che il destino è un gran casino, è tutta una sfida… che parola difficile, ma l'ho sentita un giorno: serve per provare che ci siamo, per non avere paura e poi… mah! Lo capirò meglio quando sarò grande (qualcuno comunque quando ne parla ha una faccia felice e soddisfatta e altri invece sembra che usino la parola per tagliare le famose 100 braccia della loro mamma)…
Una volta ho visto una cosa di carta, grande, il mio papà la leggeva con gli occhiali sul naso e quando ho provato a strappargliela…lui si è arrabbiato e allora quella cosa, il giornale, è importante… io ci credo a quello che c'è scritto… e una sera, ho chiesto alla mia fatina di raccontarmi quello che c'è scritto perché io non so leggere… c'era scritto che due bambini erano morti… uno addirittura l'aveva ucciso la sua sorellona e l'altro…non si sa ancora…
Mamma mia che brutta cosa…. Non posso aiutarli e prendermi io tutte le colpe e allora come si fa? Bisogna parlare con la loro mamma… basta cosi ? No, forse…perché se la sua mamma è malata…non ci può aiutare e allora che si fa, chi ci aiuta?

Se continuo a pensare a queste cose, mi passa la voglia di camminare … allora faccio come i grandi, chiudo gli occhi, quelli che dovrebbero vedere bene e mi metto gli occhiali così vedo solo quello che mi piace e mi conviene. …Mhmm non sono mica convinto, ma se voglio camminare da solo ….
La cosa che penso, anche se non la penso proprio bene, è che c'è un grosso mistero… questo mondo non mi racconta tutta la verità…
E io da solo o con la mia mamma non so capire bene perché capita che dei bambini abbiamo quella cosa che chiamano "spazio di elaborazione" e altri no…. Forse ci sono le differenze anche nella storia dei bambini, così come ci sono le differenze nelle facce…è vero..non c'è una persona uguale all'altra… occhi, capelli, orecchie tutte diverse…

Quando divento grande faccio lo scienziato, voglio scoprire questa cosa … ecco ..
Ma.. se ho detto che anche la mia mamma non me lo può spiegare…perché penso di volerlo e poterlo fare io…. E poi.. se rimango sempre a pensare a questa cosa finisce che non faccio più niente… non mi faccio gli amici, non divento grande,…. Allora visto che nessuno mi dice il perché …forse mi conviene imparare ad essere bravo, a dire la verità,…a fare quello che penso sia bello per me e per gli altri, capire le mamme e i papà cattivi e a dirglielo….Poi c'è quell'altra cosa che si chiama responsabilità… che cos'è? mi aiuterà lei? E una persona, una fata?
Forse non faccio più lo scienziato… forse voglio imparere le lingue e parlare con tutte le persone del mondo, forse faccio il pittore, forse il giudice,… forse il papà e la mamma e ricomincio da capo.
…mi viene in mente una cosa …ma prima di nascere, tutte quelle figure che c'erano… che ci facevano lassù…???.