Prof. Giorgio Marinucci

Il prof. Giorgio Marinucci, nato nel  1934, è professore ordinario di diritto penale dal 1967. Ha insegnato nelle Università di Sassari (1967-1971), Ferrara (1971-1973), Pavia (1973-1985); dal 1985 è titolare della prima cattedra di diritto penale nell’Università degli Studi di Milano. Dal 1990 al 1999 è stato direttore dell’Istituto di diritto e procedura penale di quest’ultima Università, e ricopre lo stesso ufficio dal 2003. Dal 1972 è condirettore della Rivista italiana di diritto e procedura penale (Milano, Giuffrè) e dal 2000 ne è il direttore responsabile.

E’ stato condirettore della Giurisprudenza commerciale (Giuffrè, Milano) e designato come corrispondente per l’Italia della Schweizerische Zeitschrift für Strafrecht (Stampfli, Zürich). Dirige (con E. Dolcini) il Trattato di diritto penale, parte speciale (Padova, CEDAM) e cura (con E. Dolcini) il Codice penale commentato vol.II (Milano, IPSOA), edito nel 1999 e in corso di riedizione aggiornata.     

E’ copresidente (con i professori Conso, Cordero, Pedrazzi e Vassalli) dei Convegni Enrico De Nicola per la riforma del diritto e procedura penale, promossi dal Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale. E’ stato giudice costituzionale aggregato nel processo Lockheed (1977-1980).

Ha scritto su molti temi della parte generale e speciale del diritto penale nonché su svariati problemi di politica criminale e riforma del sistema penale.    

Alla teoria generale del reato ha dedicato due monografie (sulla colpa, nel 1965, e sulla struttura del reato, nel 1971); ha redatto in collaborazione con Emilio Dolcini due manuali sull’intera parte generale del diritto penale  (2001 e  2004);  numerosi  suoi saggi su istituti centrali del sistema penale italiano (fra i tanti: antigiuridicità, cause di giustificazione, dolo,  colpevolezza, la colpa nella c.d. società del rischio) sono apparsi in riviste ed enciclopedie dal 1983 ad oggi.     

Fra i temi di parte speciale ha riservato preminente attenzione al diritto penale dell’economia, scrivendo tra l’altro una monografia sul diritto penale dei marchi (1962) e saggi sulla frode in commercio (1969), la frode contro le industrie nazionali (1969), gli abusi degli amministratori di società per azioni (1971, 1973 e  1988), il diritto penale bancarioe fallimentare (1979), il falso in bilancio (2001, 2002 e 2005) e la responsabilità penale delle persone giuridiche (2002). Si è anche occupato de I reati associativi (1998) e della Giustizia penale nella prospettiva internazionale (2000)     

Con un saggio del 1974 ha iniziato a trattare di Politica criminale e riforma del sistema penale, nello stesso anno ha scritto su Giustizia penale e riforma carceraria,  tre anni dopo su Pene e misure alternative, nel 1982 - per un rivista penalistica tedesca- sui Problemi della riforma del diritto penale in Italia, nel 1983 sui rapporti tra Bene giuridico e riforma della parte speciale, nel 1991 (in collaborazione con Emilio Dolcini) sul Metodo della codificazione, nel 1996 su Politica criminale e codificazione del principio di colpevolezza e nel 1997 sui rapporti scienza penale italiana e legislazione.

I vari fattori di crisi del sistema penale italiano sono stati investigati scrivendo nel 2000 su Il sistema sanzionatorio tra collasso e prospettive di riforma, nel 2002 su Sistema sanzionatorio: effettività e certezza della pena, nel 2003 su Il diritto penale messo in discussione e nel 2005 su La prescrizione riformata ovvero dell’abolizione del diritto penale.