La rete di Sisifo

Ivano Moccia

02-07-2010  

Sono qua a spingere questo masso per l’eternità. Una fatica inutile! Come uno stupido mi sono fatto accecare dalla rabbia e dalla fame di potere; ho cercato di superare ogni limite, sedotto dal desiderio di sfidare il potere degli dei. Volevo diventare un’autorità e anche il mio popolo lo voleva. E invece cosa ho fatto di me?

Ho abbandonato il mio ruolo e il mio popolo, ho abbandonato i miei figli; potevo scegliere e non l’ho fatto. Avrei potuto provare a ribellarmi alle violazioni delle leggi morali commesse dagli dei, ma ne ho seguito la strada, provando, anch'io come loro, a prendere senza ricordare, dimenticando la rete di cui tutti noi mortali abbiamo bisogno.

Con amara consapevolezza spingo su e giù per la montagna questo masso, pensando ai miei due figli che senza colpe porteranno il peso che ho passato anche a loro, con un futuro e obiettivi incerti perché io non potrò più sostenerli.