Emanuele

Tiziana Pozzetti

20-09-2011  

Buon giorno ragazzo aitante e spazientito! :-)

Eh sì, i sogni sono il pane dell'anima. Ci nutrono, nutrono di senso la vita e riempiono di obiettivi il domani.Tuttavia è utile che alla parola "sogni" sia sempre affiancata la parola "sudore".

Al Gruppo di Sabato Silvia, un'altra ragazza del Gruppo, diceva che "a volte i sogni rappresentano così bene quello che vorremmo essere, che rimaniamo appagati da questa immagine grandiosa di noi stessi, senza far nulla nella realtà per raggiungerla". Per questo la parola "sogni" e la parola "sudore" dovrebbero sempre andare insieme.

La prima goccia di sudore spesa per la realizzazione di un sogno, sancisce la trasformazione del sogno stesso in un progetto utile per se stessi e per gli altri. Il sudore speso è un buon metro di misura per determinare se si sta camminando sulla strada giusta. Il confronto con gli altri è il secondo strumento a nostra disposizione durante il viaggio: è un filo d'Arianna che ci permette di procedere nella direzione opportuna anche quando la nebbia si fa fitta e il labirinto ci propone scorciatoie apparentemente allentanti ma che terminano in un vicolo cieco. Aparo, parafrasando Winnicott, dice che gli uomini dovrebbero andare in giro con una valigia piena di sogni e una zappa. La zappa trasforma i sogni nel sudore necessario a costruire il mondo e se stessi.

Il tuo desiderio di trasformare i sogni in realtà e in progetti è così intenso e incalzante che non ho potuto astenermi dall'inviarti subito uno stimolo su cui iniziare a lavorare.

Nei gruppi in cui si fa "volontariato" in senso tradizionale del termine, le persone portano cose materiali e concrete a chi ha bisogno. I membri del Gruppo della Trasgressione, invece, portano alle persone, principalmente ai detenuti, la "responsabilità". Una cosa che non può essere appoggiata sul tavolo, ma che conserva un'importanza rilevante, perché è l'acqua con cui annaffiare le funzioni, i ruoli e i doveri che rendono l'uomo un Uomo.

L'obiettivo del Gruppo non è essere d'aiuto ai detenuti. Questo avrebbe il principale scopo di farci sentire "buoni". La nostra sfida è invece far sì che il detenuto diventi utile a se stesso, che ogni membro del Gruppo diventi utile a se stesso, sviluppando le capacità, la progettualità e la creatività necessarie per diventare una persona adulta e in grado a sua volta di accudire le risorse dell'Altro.

 

La zappa. Realizzata da Emanuele questa estate in Africa