I miei obiettivi col gruppo

Marcello Lombardi

02-02-2004  

Sono nato a nove anni con l’odio per le persone e l’amore per tutto ciò che fosse ritenuto illegale e proibito dalle persone che odiavo. Ho trascorso metà della mia vita a disprezzare tutti, me compreso, al punto da mettere una “crosta” alle mie sensazioni e ai sentimenti.

Il lavoro che svolgo giornalmente con il gruppo della trasgressione mi aiuta a capire e a valutare il perché di questa riluttanza per le regole, perché sono fortemente predisposto a farmi tirare dentro alle situazioni “trasgressive” ecc…

Questo gruppo è per me il luogo in cui riconosco e condivido alcune problematiche, personali e sociali, che mi hanno spinto a delinquere. Il confronto avviene attraverso gli scritti che portiamo, dove si raccontano le esperienze e le emozioni. Poi tutti i partecipanti esprimono i loro pensieri sull’argomento e gli scritti vengono messi sul nostro sito “trasgressione.net”.

Il lavoro del gruppo non punta a modificare il carattere delle persone ma consiste nel confrontarsi sull'ottica con cui la vita viene guardata, e questo allo scopo di accrescere la consapevolezza di sé all’interno della società. Così la persona, che si è sentita svantaggiata o ha avuto poche chances dalla vita e non le ha sapute sfruttare per se stessa, oggi ha la possibilità, grazie al confronto, di far conoscere le proprie problematiche, non solo all’interno del gruppo, ma anche ai cittadini che immaginano il detenuto appartenere a una “razza” senza emozioni.

Uno degli obiettivi del gruppo è sicuramente il rafforzamento della propria identità e del proprio valore. La nostra attività è anche uno strumento che favorisce lo scambio culturale perché è come un trampolino di lancio per liberare la propria creatività. Io mi sono scoperto un po’ poeta, un po’ scrittore e ultimamente anche un po’ pittore.

Il gruppo, oltre ad accogliere e promuovere il dialogo e lo scambio interpersonale con gli studenti che ormai sono parte integrante dell’attività, invita tutti coloro che vogliono confrontarsi (docenti, figure istituzionali, professionisti) a dei convegni che organizza dentro e fuori dal carcere (convegno sul raptus, sulla sfida alla fondazione Prada, i convegni Luci e Ombre all’interno di San Vittore) dove i temi trattati (il limite, la sfida, il rancore, genitori e figli ecc…) non riguardano solo i detenuti ma tutti i cittadini; ultimamente e in particolar modo, i giovani.

Un obiettivo fra i più importanti del gruppo è infatti quello di dialogare su diverse esperienze trasgressive, con la speranza di poter contribuire alla prevenzione della devianza sociale nei giovani.