I miei obiettivi col gruppo

Claudio Nocera

25-07-2003  

Noi del gruppo della trasgressione ci prefiggiamo, come obbiettivo, quello di comunicare con la società libera, riflettendo su vari temi e problematiche che ci appartengono, che appartengono a tutti, non solo a noi detenuti. Questo gruppo è utile a ridurre il distacco che il muro di cinta c’impone con chi sta dall’altra parte, con la società.

Non è facile mettersi in gioco a causa dei molti problemi che il carcere comporta e delle difficoltà che vengono a crearsi con altri detenuti. Non tutti capiscono e condividono il lavoro che stiamo facendo.

Per quanto mi riguarda devo molto a questo gruppo. Mi rendo conto dell’importanza di ciò che sto facendo, dell’opportunità che mi viene offerta per riflettere sui miei comportamenti, compresi quelli che mi hanno portato qui dentro.

 

Gli studenti
Rappresentano una parte della società; chi sta, appunto, dall’altra parte del muro di cinta. Con loro interagiamo sui vari temi che trattiamo di volta in volta all’interno del gruppo durante gli incontri; problematiche che non riguardano solo noi detenuti, ma che possono interessare qualsiasi individuo.

I vari temi trattati sono:
responsabilità; muri; maschere; genitori/figli; rapinatori/rapinati.

Responsabilità
La responsabilità verso noi stessi e gli altri arriva con la maturazione dei sentimenti, riflettendo e abbattendo quei muri che s’innalzano fra noi e gli altri; lo spazio che nella nostra mente concediamo al prossimo, il senso d’identificazione con chi ci sta accanto.


Libertà
Riuscire ad esprimere se stessi in qualsiasi circostanza e luogo. E’ molto legata al discorso della responsabilità, all’identificazione con chi ci sta accanto, al rispetto degli altri. Qui in carcere, partecipare al gruppo della trasgressione e della redazione del due, ci offre la possibilità di percepire un senso di libertà, di confronto con gli altri.

Maschere
Ci siamo chiesti se si tratta di finzione o di rappresentazione di noi stessi. Non credo che ci sia la risposta giusta. Sono consapevole di portare una maschera quando voglio coscientemente dare una certa immagine di me stesso, quando mi trovo in situazioni che m’inducono ad indossarla. Secondo i casi, se non si sta fingendo, può rappresentare realmente ciò che siamo.

Muri
La vita è un insieme di muri che ognuno di noi deve imparare a superare per poter andare avanti e crescere; non oltrepassarli o, perlomeno non provarci, significa non crescere e rimanere chiusi in se stessi. I muri nella mia vita sono stati tanti. Muro, a volte, è la società che si oppone al cammino che stiamo facendo, che ci emargina. I muri sono anche le paure, le incertezze che abbiamo dentro nel momento in cui dobbiamo affrontare certe situazioni.

I temi Rapinatori/rapinati e Genitori/figli sono in fase di discussione.
Per quanto riguarda il discorso rapinatori – rapinati c’è uno scritto bellissimo di Dino. E’ un tema molto delicato che stiamo affrontando con molta cautela per non correre il rischio di essere fraintesi. Ci stiamo interrogando sui sentimenti, sull’emozioni di chi subisce questo tipo di reato, sia al momento stesso del fatto che dopo, sulle cicatrici che restano, sulle motivazioni che possono spingere un individuo a commettere questo reato e le motivazioni che possono spingere fino a uccidere chi ne è vittima.