Mi chiamo Galeano Santo, sono uno degli ultimi arrivati al Gruppo della Trasgressione.

Trasgressione è proprio la parola che mi ha incuriosito, al punto di chiedere, a chi lo frequenta da tempo, quali erano le finalità di tale gruppo.

Le risposte sono state molteplici, ma quella che mi ha colpito di più è stata questa: caro Santo, non aspettarti sconti di pena o agevolazioni di nessun genere, questo gruppo, se tu lo vuoi, serve ad allargare i tuoi orizzonti e a farti riflettere. Riflessione è una parola che ho sentito tante volte, ma non mi interessava.

Da quando siedo al tavolo del gruppo, sto osservando i comportamenti degli altri e sono rimasto affascinato dalla facilità con cui il gruppo tratta argomenti delicati, riguardanti problemi familiari e personali.

Qui i sentimenti trattati acquistano un valore, invece al di fuori, per gli altri sembrano segni di debolezza. Io non ho difficoltà a parlare nel gruppo di mia figlia Giulia o di mia moglie, però ho bisogno ancora di ascoltare.

Certamente ce la metterò tutta affinché la mia vita abbia una svolta positiva e io possa pensare ad un futuro senza carcere e droga, ma fatto del mio lavoro che consiste in un banco di frutta e verdura.

Mi dichiaro fin da ora disponibile a trattare con il dovuto riguardo il dottore e tutti quelli del gruppo che verranno al mio banco.