Mia bella e amata signora

Ivano Moccia

  13-05-2006
 

Mia bella e amata signora,

tu sei stata con me amara e dolce, ma nello stesso tempo hai vigilato sempre su di me rendendomi forte, sano e a volte anche fragile davanti ad ogni problema.

Involontariamente ti ho odiato e amato, ho approfittato di te prendendoti in giro e a calci. Tuttora sei al mio fianco, come un Angelo mi guardi attentamente e mi consoli nei momenti difficili; oggi, come un raggio di sole, mi conduci con fatica nel sentiero della serenità, che da molto tempo ho smarrito.

Mia amata signora, il raggio di sole che tu mi hai ridato lo coltivo come mai ho fatto e lo porto nel mio cuore giorno per giorno, con gioia e dolore.

Spero che al più presto il dolore che provo e che ti ho provocato, svanisca.

E ritornare oggi buoni amici, come quando sono venuto alla luce.

 

Commento fotografico di Livia Nascimben