Studenti e detenuti insieme
nel gruppo Trasgressione

Martedì 19 Novembre 2002

di Federica Paola Capecchi

Studenti e detenuti insieme per costruire un ponte di comunicazione e di dialogo tra carcerati e società. Il gruppo Trasgressione è un gruppo di discussione che esiste dal 1997 nella sezione penale di San Vittore, è aperto quando invita almeno una volta al mese ospiti (medici, giuristi, giornalisti, religiosi, artisti, gente dello spettacolo), con i quali si confronta sugli argomenti trattati nelle riunioni interne. Il nucleo originario, costituito da una quindicina di detenuti e dallo psicologo della sezione, Angelo Aparo, si è progressivamente ampliato, fino a includere stabilmente alcuni professionisti. Salvatore, Pippo, Vincenzo, Vito, Ivano, Dino, Diego, Valdimar, Claudio, Biagio, Gianni ci aspettano in una cella adibita a redazione, dove loro si trovano due giorni a settimana, e dove alcuni lavorano anche alla realizzazione di www.ildue.it diretto dalla giornalista Emilia Patruno.

Sul tavolo cioccolato e sigarette in un continuo scambio di gentili offerte come tra amici al bar. Il problema è che questa del Gruppo Trasgressione non è la realtà carceraria, come osserva Salvatore, ma un'oasi felice, un'eccezione. L'amicizia, quella no, è reale, per fortuna. Salvatore ha iniziato a far parte del gruppo per rompere l'isolamento e per la voglia di comunicare, Vincenzo per la passione della scrittura e per crescere interiormente, Pippo per passare il tempo, poi per curiosità e per passione, Dino per cercare un confronto con quella parte di società che in passato ha rifiutato e per la lealtà trovata nei compagni e negli studenti; Valdimar, all'inizio, solo per lasciare un po' di privacy ai propri compagni di cella. In cantiere mille progetti, musicali, per le scuole, culturali, pubblicazioni, eventi artistici e non, per sconfinare oltre le mura del carcere, per parlare con la società fuori e per preparare chi è dentro a un rientro in società da persona aperta e costruttiva. Per comprendere le proprie scelte giuste e sbagliate, per riconoscere gli errori. Vincenzo ritiene di aver una vita più ricca grazie a loro, Livia, studentessa, confessa di aver riscoperto la vita entrando in carcere a lavorare nel gruppo, Salvatore riesce a rispecchiarsi e a crescere, Antonella, studentessa, ha imparato a vedere il mondo in modo più sincero, Ivano riesce a credere nel suo futuro grazie ai ragazzi, Cosimo, studente, è felice di farsi tramite tra i detenuti e il mondo che sta fuori. Insieme scrivono i contenuti del sito www.trasgressione.net, organizzano i convegni, studiano, costruiscono un contatto con la società.

Venerdì 30 novembre il carcere si aprirà ai cittadini per seguire con i detenuti una riflessione sull'«Imperfezione» tenuta da Gianni Vattimo, docente di Filosofia teoretica a Torino. Il 21 dicembre si svolgerà un convegno aperto al pubblico che avrà come relatore il giornalista Franco Bomprezzi.