Eraclito

 

Hans Georg Gadamer

Parlare di Eraclito è straordinariamente affascinante non soltanto per un professore di filosofia, ma per ogni uomo di pensiero. Il suo libro ci è noto solo in frammenti, eppure già nell'antichità Eraclito era uno dei più famosi pensatori dell'epoca greca. Il suo nome era "l'Oscuro", perché le sue affermazioni presentavano una brevità epigrammatica. Esse avevano un tono molto singolare, frammentario e tuttavia sempre suggestivo. Accade così che già nell'antichità soprattutto Platone facesse riferimento ad Eraclito; questo si è ripetuto, in particolare, nello sviluppo della moderna cultura tedesca, con Hegel, Nietzsche ed Heidegger: tre grandi pensatori che in un certo senso hanno visto in Eraclito un vero ideale di profondità speculativa. E' noto quanto Hegel ha detto: "Non c'è alcuna affermazione di Eraclito che non avrei potuto accettare nella mia logica filosofica".

Eraclito ha riflettuto sull'essere, ne ha visto gli aspetti mutevoli, ed ha visto anche come essi rimandino tutti al fatto che dal cangiamento finisce sempre per emergere l'Uno e il mistero della vita, ossia l'esser desti e il dormire, il vivere e lo spegnersi della fiamma della vita.