Gazzetta di Mantova Lunedì 27 Maggio 2002

 

ROVERBELLA: A 34 ANNI AFFETTO DA DISTROFIA

Se n'è andato Nereo
scrittore nel polmone d'acciaio


Aveva pubblicato «Astrasia», romanzo di fantascienza.
Ha realizzato anche numerosi disegni

di Giovanni Benvenuti

ROVERBELLA. Le sofferenze, che fin da piccolo è stato costretto ad affrontare in un crescendo senza confini, non hanno intaccato la sua serenità. Scolpita sul volto a tinte forti. Indelebile. Come quei colori vivaci che animano i suoi disegni. E' in questa atmosfera di luminosità e di dolcezza che Nereo Pettenuzzo di Roverbella se n'è andato in silenzio ad appena 34 anni.

A stroncarlo è stata una di quelle malattie che imprigionano irreversibilmente il corpo: la distrofia muscolare. Per combattere la quale la ricerca è impegnata in una lunga corsa a ostacoli. Anche se qualche passo importante è stato compiuto aprendo scenari incoraggianti. I primi sintomi si manifestarono all'età di 7 anni: distrofia del tipo Duchenne, diagnosticò il neurologo. Ovvero una delle forme più gravi. Al punto che Nereo negli ultimi 10 anni ha potuto vivere solo grazie all'ausilio di una macchina, detta comunemente polmone d'acciaio, che gli specialisti chiamano «ventilatore a pressione negativa continua».

Ma se la terribile malattia si è subdolamente impossessata del suo corpo, nulla ha potuto con il suo spirito, con la sua creatività. Che, anzi, si sono fortificati in una sorta di sfida al destino avverso. E il suo intelletto ha sprigionato cose mirabili. E inpensabili per un ragazzo costretto a rinunciare agli studi alla soglia della seconda media. Nereo ha, dunque, lasciato cose straordinarie. E un insegnamento grande. A tutti.
Fino al 1990 - ossia fin quando anche le mani non lo hanno abbandonato - ha disegnato cose splendide: robot, astronavi, basi spaziali e scientifiche dal cromatismo intenso che ricordano i cartoni animati