Aspettando il convegno sulla sfida

Cosimo Colbertaldo

Dove ha origine la pulsione umana a superare i confini esistenti per scoprire nuovi spazi di espressione e di conoscenza?

Quando la sfida resta sterile illusione e quando invece diviene investimento per un cambiamento in chiave migliorativa? Come e quando si ispessisce il confine fra la sfida distruttiva e quella che dischiude nuovi orizzonti?

Quali sono le condizioni che rendono possibili la nascita e lo sviluppo di una sfida che sia nutrimento, vitalità, liberazione, crescita?
Queste le domande per le quali professionisti in diversi campi del sapere porteranno al convegno il loro contributo sul tema della sfida, considerandone la natura ed esaminandone gli aspetti più attinenti alla loro disciplina: fisica, genetica, medicina, filosofia, teologia, antropologia, psicologia e psicoanalisi, giurisprudenza, matematica, sport... Naturalmente è bello quando si gioca o si accetta una sfida solamente per il gusto di viverla e portarla avanti, senza tenere conto della vittoria o della sconfitta. Purtroppo molto spesso ciò non è possibile. I miti antichi sono ricchi di sfide e duelli: basta pensare ai poemi omerici, in particolare l'Iliade, incentrata e portata avanti lungo il filo narrativo della contrapposizione degli eroi dei due eserciti avversari.

Nella letteratura dei romanzi di formazione, la crescita individuale e collettiva è ottenuta attraverso una sfida costante alla e nella realtà.

La comunicazione, sulla quale è imperniata la nostra società, appare come una continua sfida al superamento di barriere logore e strumenti obsoleti. Nel cinema esistono almeno due esempi in cui la sfida è il soggetto centrale: "I duellanti" di R. Scott e "Barry Lyndon" di S. Kubrick. Una sfida che accompagna per intero due esistenze e la vita come sfida continua alla realtà nel tentativo di elevarsi. Per la maggioranza della popolazione mondiale la sfida è quella della sopravvivenza….eppure si constata sempre in ogni civiltà, anche la più povera, una spinta ad andare oltre, a seguire dei sogni, a lasciare una traccia, un proiettarsi verso la divinità per mezzo della religione o verso una utopia per mezzo di una rivoluzione. Gli studiosi riuniti potranno esporre le proprie idee ed esperienze nel tentativo di costruire un terreno comune nel quale possano crescere ulteriori riflessioni e progetti sulla sfida.

La sfida è un topos centrale nella storia delle civiltà e dell'individuo, una spinta legata al bisogno di identificarsi, elevarsi, distinguersi, un superamento di se stessi che, nella nostra organizzazione sociale, può forse trovare una delle sue migliori espressioni nell'arduo compito quotidiano della tolleranza e del riconoscimento reciproco.

In fondo, anche questa è una sfida.