Omicidio del coniuge, Raptus, Pedofilia  

 

Roberto Mattioli

Due dei reati più difficili da capire sono l'omicidio del coniuge e la pedofilia. Per quanto riguarda il primo reato, sono più frequenti i casi in cui è il marito ad uccidere la moglie che non viceversa. Questi fenomeni vengono spiegati tramite il RAPTUS, un momento di black-out, in cui la persona commette un omicidio in maniera burrascosa, turbolenta, barbara, senza averlo progettato e senza un'azione controllata.
La prima riflessione da fare è che, in un certo senso, a determinare l’omicidio sono entrambi i coniugi. L'omicidio, in questo caso, è l'ultimo gradino di un processo per cui due persone che hanno una relazione affettiva perdono progressivamente spazio per comunicare. Quando la possibilità di comunicare sui propri conflitti scende sotto una certa soglia, si genera una rabbia esplosiva.
Il delitto che avviene con il raptus, nove volte su dieci giunge a seguito del restringimento dello spazio utile per comunicare e, in un certo senso, costituisce uno degli esiti prevedibili di tale processo.
Significativo l’esempio di un signore di quarantacinque anni, il cui rapporto con la moglie va continuamente peggiorando. C'è un progressivo restringimento dello spazio di entrambi ed in seguito ad un litigio, egli la uccide con trenta coltellate.