La mia strada

Studente Carate

Gennaio, 2004  

E' da quando sono piccolo che penso a quello che farò da grande; se avrò una famiglia, quali saranno i miei ideali. Mano a mano che cresco, capisco che la vita non è un percorso prestabilito da seguire, ma un susseguirsi di fatti e avvenimenti non collegati tra di loro.

Solo adesso mi rendo conto che la mia strada (ossia la mia vita) me la devo costruire io: faticando, sudando e mettendoci tutta la mia buona volontà, per raggiungere il mio obiettivo.

Sono consapevole però che questo obiettivo magari non lo raggiungerò mai e rimarrà solo un sogno nel cassetto; tuttavia credo sia importante e giusto provarci. Perché, altrimenti, che senso avrebbe la vita?

Molta gente, al giorno d'oggi, non la pensa come me, anzi al primo fallimento si arrende e lascia che il suo primo sogno si perda nel vuoto senza nemmeno lottare.

La nostra strada bisogna costruirla: è come un puzzle. Non bisogna lasciarsi prendere dallo sconforto se non si è più in grado di continuarlo e solo una volta che è finito ci si rende conto di quanto sia prezioso ed interessante. I pezzi di questo puzzle però li decidiamo noi e anche l'ordine in cui li disponiamo è frutto del nostro modo di essere.

Ma chi ci aiuta in tutto questo? Per arrivare alla realizzazione della mia strada devo seguire e farmi aiutare da persone che nella mia vita quotidiana mi sono vicine costantemente: genitori, parenti, amici, insegnanti. Senza di loro probabilmente nessuno di noi riuscirebbe a costruire la propria strada, perché è solo grazie alla nostra interazione con loro che si riesce a capire quello che si vuole veramente nella vita.

Allora come sarà la mia strada vista oggi?

Il mio obiettivo è quello di avere un lavoro che mi piaccia e mi dia delle soddisfazioni, ma soprattutto una famiglia sana e felice! Lo so, sarà molto difficile avere ciò: ma perché non provarci?