Progetto per un muro

Claudio Nocera

 


Rispondendo alle tre domande sul "muro" posso affermare, per quanto riguarda la prima, che la prima immagine che mi viene alla mente è quella di una limitazione dello spazio, una limitazione della libertà, del pensiero e in ogni modo un ostacolo da superare o almeno da aggirare.

Un muro emblematico può essere quello della comunicazione che in parte è stata superata con internet e i mezzi d'informazione, come la TV e la carta stampata.
Però mi domando spesso se quello che leggo o sento corrisponde sempre a verità.

Non è che non voglia aver fiducia, anche se poi ho delle difficoltà oggettive a dare fiducia a chi non conosco, ma molti episodi della mia vita mi hanno dimostrato che è meglio credere a ciò di cui si è certi.
Questo che diventa un muro dentro di me, mi obbliga, giocoforza, a mettere in atto una violenza contro me stesso nel momento in cui devo affidarmi alle verità altrui.

Un altro muro che mi si rappresenta è quello per il quale chi come me ha commesso dei reati non riesce più a farsi accettare dalla società; da molto tempo mi sto chiedendo come potrò riuscire a superare questo ostacolo.

Concludo dicendo che il muro che più mi piace è quello sul quale sia possibile disegnare con chi sta dall'altra parte un progetto di libertà.