Delirio d'impotenza

Graziano Traballi

19-01-2009  

Avete mai visto la danza di Bino
che esce di corsa da casa al mattino?

Avete guardato la rumba di Beppe
che va con la bici a bottega alle sette?

No!

Perché seguivamo ogni giorno zio Cino
che andava di fretta col cane in giardino,
mentre guardava di sbieco l’Augusto
che ha un cane Corso feroce e robusto.

Che stizza per Dino
pranzare per strada
con solo un panino;
invece Renato
si mangia due toast
sull’ammezzato.

Il figlio di Gino
strimpella il violino
oltre il muro c’è Alberto
che si incazza del concerto;
sulle scale abbiamo Lino
che sta urlando col vicino,
all’entrata c’è Marcello
che rientra in motorino
poi arriva anche Luciano
che posteggia in contromano.

Dopo cena esce Nino
che ha la donna al Giambellino,
sopra i tacchi passa Tosca
che si vende in Famagosta
ed in piazza ogni notte
c’è qualcuno che fa a botte
per la busta da un quartino
stava morendo anche Pino.

Vedo il mondo in lontananza,
dietro i vetri di una stanza
droga, sangue, soldi, sesso; 
per pagarsi l’esistenza
non subir nell’impotenza
questa vita di violenza!