Una vespa a Bisuschio

INCONTRO STUDENTI DI BISUSCHIO   12.01.2010
Coordinamento: Prof.ssa Rita Oliverio

 

Valentina Bassanini

Il campo di calcio 26-01-2010

Sono venuti dei carcerati a parlare a scuola, insieme a uno psicologo che li segue in un percorso di rieducazione. Lui li fa riflettere e dà  loro il compito di scrivere le proprie impressioni su ogni incontro, ha chiesto anche a noi di scrivere qualcosa.

Tra le tante cose si è parlato di bene e male. Io personalmente non credo che una persona possa essere o buona o cattiva, sono convinta che ci sia del bene in ognuno di noi, anche in quelle persone che hanno sbagliato, sia che si tratti di piccoli sbagli o di grandi sbagli. Errare è umano, perseverare è diabolico... ma penso che pentirsi sia un buon inizio per ricominciare. Io quel giorno non ho visto nessun mostro, ma solo delle persone alle quali era facile leggere il passato negli occhi. Come diceva Albert Einstein, Il freddo non esiste. Secondo le leggi della fisica, quello che consideriamo freddo, in realtà è l'assenza di calore. L'assenza di bene, l'assenza d'affetto, questo determina il male.

Il mio insegnante di teatro dice che sul palco non si recita, si è. "Devi essere il personaggio, se no non sei credibile", dice. All'inizio non capivo... Come potevo diventare un nazista? Come potevo diventare un pazzo? Come potevo diventare un assassino? Poi col tempo ho capito che c'è un nazista in ognuno di noi, c'è un pazzo in ognuno di noi e c'è persino un assassino in ognuno di noi. Semplicemente mostriamo le parti della natura umana che ci sembra più giusto mostrare. Questa non è una giustificazione a ciò che quelle persone hanno fatto, ma sfiderei chiunque a trovarsi nelle situazioni in cui hanno raccontato di essersi trovati. E’difficile perdonare alcuni sbagli, a volte quasi impossibile, ma “l'essere imperdonabili” è già  una grande vergogna e una grande punizione, oltre alla prigione. E’ facile dire: “hai sbagliato!”, ma non è altrettanto facile cercare di comprendere i motivi di questi sbagli.

Lo psicologo Aparo ci ha fatto una domanda: "dove si possono trovare le cose belle quando non si hanno dei bei ricordi?". Credo sia impossibile non avere ricordi felici, ma è possibile che essi si offuschino davanti alla grandezza di quelli che fanno male.

Immagino ogni essere umano in un enorme campo da calcio: la vita. A volte stiamo in panchina, altre siamo portieri, altre ancora difensori e se siamo fortunati diventiamo anche attaccanti. Ogni goal è un obiettivo raggiunto, un bel ricordo. Quando però i goal li subiamo, senza più riuscire a pararli capita che ci scoraggiamo e perdiamo la partita, oppure peggio ancora che commettiamo un fallo e veniamo espulsi.