Cercare la bellezza

Patrizia Canavesi

19-01-2009

C’è sempre qualcosa di magico in questi incontri..  so che tu non sei credente… io credo invece in uno spirito che soffia e che viaggia tra gli uomini di buona volontà..  e dove c’è lo spirito, prima o poi nascono gli uomini … anche se non so perché ogni tanto questo Spirito benedetto, si perde nell’etere e pare abbandonare molti luoghi dove pure gli uomini di buona volontà non mancano.

Mi piace vedere incarnata negli incontri del gruppo la passione per la dialettica: bello sentire i tuoi inviti a cercare le parole giuste per stanare i pensieri più contorti, a volte i più essenziali di cui magari si ha paura.. magia delle  parole! Non mi sono mai piaciuti gli incontri dove la gente si trova per parlare… eppure con voi ci sto bene, anche se sta covando l’urgenza di fare cose insieme.

Non ho mai creduto nei discorsi. Sono una donna di azione,  di e-mozione e non a caso la mia forma di linguaggio preferito resta quello corporeo e non verbale.. teatro, danza, immagini.

Ma forse anche questo non è del tutto vero… proprio ieri è tornata viva nella memoria la mia partecipazione appassionata e fedele ai vari “raggi” che facevamo a scuola con Gioventù Studentesca e gli scambi di testimonianze tra studenti di CL e quelli di LC!! E quelli annoiati che passavano il tempo agli angoli del bar…

Come mi piaceva ragionare sul Senso Religioso,  sul ruolo della donna,  sul senso della Vita o sulla Divina Commedia di Dante! Forse la mia sensibilità è cresciuta proprio grazie a questi scambi di esperienze verbali che toccavano le corde più profonde della mia  anima oltre che alle belle e numerose amicizie. 

Forse che anche la parola può diventare esperienza, e-mozione, cioè movimento interiore, che muove il sangue, che scalda il cuore? Certo le parole diventano esperienza tangibile in occasione degli incontri con gli studenti e gli insegnanti e i concerti.. dove le persone incontrano altre persone.. e scatta la voglia di conoscersi di persona, di raccontarsi all’altro, di entrare un po’ uno nella vita dell’altro.

Urgenza di lavorare fuori dal carcere.. di accompagnare le scelte di quelli che escono e di quelli che ancora non sono entrati, ma sono già sulla strada… Occasioni per lavorare insieme. Fare teatro e vedere mostre.. e camminare in montagna o tra le onde; fare esperienza della bellezza… perchè se è vero che solo la Bellezza  può salvare il mondo, se è vero che solo la Bellezza può offrire un’alternativa al denaro e al potere, è anche vero che questa bellezza bisogna saperla vedere e apprezzare, altrimenti si perde e ci si perde nel mare dell’indifferenza e della spazzatura. Chi potrebbe credere che in carcere c’è una scuola per cercare la bellezza?