La cooperativa Trasgressione.net

Angelo Aparo

 

21-12-2014

In risposta all’articolo pubblicato sul quotidiano “Il giorno” di mercoledì 17/12/2014 con la firma di Marinella Rossi, che attribuisce alla cooperativa Trasgressione.net riciclaggio di capitali provenienti da associazioni a delinquere

marinella.rossi@ilgiorno.net

 

e, soprattutto, in relazione alle diverse istituzioni e agli enti con i quali il nostro gruppo lavora:

puntualizzo quanto segue…

Il Gruppo della Trasgressione, nato a San Vittore nel 1997 su iniziativa del dott. Angelo Aparo, consulente del Ministero della Giustizia dal 1979, nonché coordinatore del gruppo e presidente della cooperativa sociale e dell’associazione Trasgressione.net, nel 2008 si è esteso anche nelle carceri di Opera e di Bollate (dove lavora come realtà voluta e finanziata dal Ministero della Giustizia e dall’ASL Milano). Il gruppo opera da oltre 12 anni sul territorio dell’intera provincia di Milano con attività prevalentemente culturali (incontri con le scuole per la prevenzione del bullismo e delle dipendenze, convegni, concerti, lavori teatrali), perseguendo la finalità costituzionale di recupero dei detenuti e di formazione e tirocini per studenti universitari di psicologia, scienze dell’educazione, filosofia.

Nel 2012 è stata fondata la Cooperativa Trasgressione.net con l’obiettivo di coniugare attività culturali e lavorative dei detenuti e di favorirne il rientro in società. Nel novembre 2013 la Cooperativa Trasgressione.net ha dato luogo a un contratto di rete con Linea Banqueting (legata al sig. Cristiano Sala di cui all’articolo suddetto) volto alla formazione (in esplicito accordo con i direttori delle carceri) di una squadra di camerieri per permettere ad alcuni detenuti di Bollate e Opera, nonché soci della cooperativa, di lavorare. La collaborazione con Linea Banqueting è stata interrotta nello stesso mese di novembre 2013 in seguito a irrisolvibili contrasti sui contratti di lavoro dei detenuti, con formale rescissione del contratto di rete nel luglio 2014.

ll signor Enzo Martino, componente per anni del “Gruppo della Trasgressione” durante la sua carcerazione a San Vittore e nel carcere di Bollate, in conseguenza del buon rapporto affettivo e di stima reciproca con molti dei componenti del gruppo (fra cui numerosi studenti universitari), è entrato nella nostra cooperativa in qualità di socio detenuto in data 28/06/2013 e ha prestato la sua attività di lavoro alla bancarella “Frutta & Cultura” fino al 07/05/2014, quando si è dimesso a causa del modesto stipendio.

Questa appena descritta è la relazione di Trasgressione.net. con due degli indagati citati nell’articolo apparso su Il Giorno del 17.12.2014. Viceversa, e in relazione alla responsabilità che il nostro gruppo ha verso le istituzioni che confidano nella nostra serietà e verso i numerosi studenti che fanno tirocinio presso di noi, dichiaro che la nostra cooperativa non ha e non ha mai avuto alcun collegamento con le attività illecite descritte sullo stesso articolo.

Puntualizzo ancora che il Gruppo della Trasgressione si chiama così perché formato da studenti universitari e da detenuti che hanno violato la legge; insieme e in accordo con le istituzioni, gli uni e gli altri studiano i risvolti psicologici e ambientali della trasgressione. Dato il curriculum dei nostri studenti, succede purtroppo che non tutti gli allievi giungano ad emanciparsi dall'oggetto dello studio…

Segnalo infine che il principale significato del termine “trasgressione” è senz’altro quello di “oltrepassare i confini senza autorizzazione” e mi chiedo cosa occorra affinché un giornalista possa effettuare tale sconfinamento senza altro supporto che il “nome evocativo” del nostro gruppo. Tuttavia e proprio perché comprendiamo le grandi difficoltà che i giornalisti affrontano ogni giorno nel tentativo di interpretare questa nostra complessa e inquietante realtà, ci sarebbe gradito leggere sulle pagine del suo stesso giornale cosa pensa la dott.ssa Marinella Rossi riguardo a tutto ciò, magari dopo essere venuta a toccare con mano la realtà della nostra cooperativa. In verità, noi saremmo ben felici se le istituzioni e, perché no, gli stessi giornalisti ci aiutassero con iniziative tali da rendere il nostro impegno più efficace e meno oneroso per noi. Peraltro, va detto che Il Giorno ha pubblicato più di una volta in passato articoli sulla nostra attività.

Il presidente di Trasgressione.net
Angelo Aparo