Antipodi

Franco Faiella

22-01-2005  

 

Rancore:  Sentimento di odio nascosto, forte risentimento, malanimo, astio, avversione.

Amore: Nutrire profondo affetto, voler bene, sentire propensione attaccamento per qualcuno.

 

Mi chiamo Franco, ho 32 anni e un passato fatto di rancore e solitudine, rancore verso una famiglia inesistente, la società, le istituzioni e i suoi rappresentanti. 

Ho pensato a lungo a come uscire da questa situazione, a come attenuare il mio rancore, non solo verso la vita ma anche verso me stesso. Vivo sommerso da un’ondata senza fine di ricordi buoni e cattivi, ciascuno dei quali mi procura un tipo di dolore diverso. Mi rendo conto che selezionare quelli più brutti è un modo per proteggermi contro producente, una difesa autolesionista, ma anche volendo cercarli, non ho molti ricordi belli, soprattutto se con la mente torno indietro nel tempo fino alla mia adolescenza.

Una cosa come questa mina la tua fiducia nel mondo intero, che non è proprio un bel posto; non riesci più ad avere fede in ciò che ti circonda, in ciò che ti succede, in ciò che ti accadrà e non ti fidi più di nessuno. Il mio cuore si è ammalato di nostalgia, divenuta poi vera e propria violenza emotiva, un misto di rabbia, collera, odio, paura, frustrazione. E io sono rimasto incapace di volare.

Le persone a volte vengono sviate dai loro primi desideri. I binari della mia vita stavano andando in una sola direzione distruttiva, come un treno impazzito. Senza rendermene conto, senza volermene rendere conto, il mio curriculum è diventato così quello di un criminale, ho vissuto come in trance, imboccando senza accorgermi una strada che il più delle volte è senza ritorno!

Finché un giorno ti svegli e ti accorgi di aver superato la trentina senza aver raccolto nulla dalla vita, dormi abbaraccato in una stanza nauseabonda, indossi abiti consumati e ceni nella solitudine di un bar.

So di aver commesso una serie infinita di errori, una moltitudine di scelte sbagliate in preda all’ebrezza del mio rancore, del mio malessere personale. Poi ad un tratto tutto è cambiato… ho incontrato lei, il seme dell’amore è germogliato in me facendomi apparire la vita come mai prima.

Amare ed essere amati è una bella sensazione, anche se, nello stesso tempo, sento sempre il brivido del rischio lungo la schiena, perché non c’è dubbio che quando ti arrendi all’amore, quando permetti che qualcuno diventi importante per te come la vita stessa, allora sei davvero a rischio.

Ma è un rischio che vale la pena correre; è arrivato il momento di vedere come sono al naturale senza quel rancore che mi sono sempre portato dentro. Così ho iniziato a pormi delle domande. Si può chiedere a se stessi chi si è e cosa si desidera dalla vita solo un certo numero di volte. Poi una risposta ci vuole, per affrontare i propri demoni e sconfiggerli!