RHO - OFFICINA SOCIALE RH1

Officina creativa per intervento sul territorio

Locandina di Marco Marzini

Sabato 28 marzo 2015

 

Si vota a Rho per sostenere i progetti relativi a DIRÒ LA MIA

Tutte le persone che abbiano compiuto i 14 anni possono votare (residenti e non residenti di Rho).

I non residenti possono votare, solo nel seggio centrale di Rho (Piazza San Vittore, ingresso Via Garibaldi - ore ore 08:00 - 20:00).

Partner del nostro progetto, sono:

Obiettivo generale del progetto coinvolgere gli abitanti del quartiere e, in particolare, gli adolescenti nella realizzazione di un'officina creativa. In sostanza, la creatività e la valorizzazione delle risorse locali per prevenire il disfattismo e la deriva.

Il nostro progetto, come si può vedere sulla pagina web del Comune di Rho e come potete leggere più in dettaglio dal pdf sul nostro sito, pur se discende dalla collaborazione fra partner ultra qualificati ha bisogno dei voti dei non residenti a Rho per affermarsi.

Gli altri progetti nascono infatti da cittadini di Rho che, comprensibilmente, hanno facilità a reperire sostenitori fra amici e parenti residenti in città.

Ma noi del Gruppo della Trasgressione abbiamo interesse a lavorare a Rho, dove peraltro il Gruppo della Trasgressione ha effettuato la scorsa estate il restauro della fontana di Villa Burba e un paio di concerti. Per l'occasione, grazie all'iniziativa creativa di Francesco Capizzi, detenuto nel carcere di Bollate, abbiamo anche fatto una canzone: Che ci fai con questi Ruderi?

Rho, grazie anche alla sua prossimità al carcere di Bollate, ha per noi tutte le caratteristiche per diventare nel prossimo futuro il centro cittadino nel quale il Gruppo della Trasgressione potrà verificare la credibilità e l'efficacia dei suoi progetti.

Il nostro motto è

Studiare e lavorare con i detenuti giova alla società
più che studiarli fra le sbarre del carcere

 

Con la presenza attiva sul territorio dei detenuti che meglio rappresentano il Gruppo della Trasgressione (Massimiliano De Andreis, Antonio Tango, Adriano Sannino, Francesco Capizzi) e grazie alla collaborazione con i partner sopra indicati, desideriamo verificare se il nostro motto debba essere cosiderato un volenteroso delirio donchisciottesco o una inziativa realmente praticabile nel prossimo futuro.

 

Angelo Aparo