Il battito

Umberto Picone

05-10-2003  

Le ultime volte che ci siamo incontrati abbiamo parlato di adrenalina e di quadrato: a quanto mi è sembrato di capire, ognuno ha un modo diverso di provare adrenalina e di reagire all’esperienza..

Le cose che potrebbero essere uguali sono gli effetti: il cuore che ti batte a mille, il corpo che reagisce immediatamente all’istinto e il respiro che diventa affannoso, ma sono diverse le cause e sono soggettive le reazioni.

Ricordo che provavo adrenalina quando correvo dei rischi per le strade o facevo uso smoderato di ecstasy; se faccio sesso in macchina, vado sulle montagne russe o in discoteca non provo adrenalina, ma piacere e divertimento.

Una cosa che mi fa provare le stesse sensazioni è anche il parlare con una persona dalla quale sono molto attratto. La cosa mi piace perché non corro rischi, non sono in bilico tra la vita e la morte e non faccio male a nessuno.

Io cercavo l’adrenalina quando cercavo di tenere lontano i problemi che vi erano all’interno del mio quadrato: ricordo che le sensazioni che provavo in quei momenti erano belle, riuscivo ad allontanare i miei problemi e mi divertivo come un matto, però, quando tutto finiva, mi trovavo con un pugno di mosche in mano e mi rendevo conto che rimandavo i problemi che oggi sono costretto ad affrontare, senza contare che ho anche rischiato di cadere e farmi male.

Io penso che l’eccitazione dell’adrenalina può essere anche piacevole, se viene cercata in maniera non distruttiva; certo, rimandi i problemi, ma provi anche sensazioni indescrivibili. Se poi riesci a provarla senza usarla come un mezzo per dimenticarti dei tuoi problemi, deve essere il massimo.